Dedicazione 13 ottobre 2017



“Mosè eresse la Dimora: pose le sue basi, dispose le assi, vi fissò le traverse e rizzò le colonne; poi stese la tenda sopra la Dimora e dispose al di sopra la copertura della tenda, come il Signore gli aveva ordinato […] Allora la nube coprì la tenda del convegno e la gloria del Signore riempì la Dimora. Mosè non poté entrare nella tenda del convegno, perché la nube sostava su di essa e la gloria del Signore riempiva la Dimora”.
(Es, 40, 18-19, 34-35)


Carissimi, come Mosé eresse la dimora per il Signore, e il Signore stesso gli indicò come doveva costruirla, così noi abbiamo eretto una nuova casa per Lui, ascoltando la Sua voce. Siamo giunti alla fine di un faticoso percorso di costruzione, pronti a cominciare un nuovo cammino insieme al Signore che ora prenderà dimora nella sua nuova casa!
Infatti in questi anni abbiamo visto crescere la casa del Signore ma anche la nuova casa della nostra comunità. Le pietre della chiesa fatta di mattoni sono cresciute insieme alle pietre vive della parrocchia, ad ognuno di noi. E ora ci apprestiamo a dedicare il complesso parrocchiale e soprattutto la chiesa a Nostra Signora di Fatima, nel centenario dell’ultima apparizione della Madonna ai tre pastorelli.
E’ con molta emozione e trepidazione che annuncio e attendo questo momento!
La chiesa e tutto il complesso parrocchiale saranno davvero il fulcro del quartiere, le nuove mura degli edifici che abbiamo costruito saranno per tutti noi le mura che racchiudono il recinto sacro dove verremo ad adorare il Signore e venerare la Madonna, ma anche quel recinto ideale che racchiuderà le vicende umane della nostra comunità. Vedo già i bambini che corrono davanti ai locali parrocchiali, i fedeli che sostano sul sagrato prima e dopo le funzioni liturgiche, le persone che accedono numerose ai sacramenti; quale e quanta bellezza!
Carissimi, dopo tre anni di lavori abbiamo portato a compimento questa impresa, con il generoso sostegno di tutti e l’impegno di tante persone che hanno lavorato perché tutto ciò fosse possibile. Sapete che il contributo dell’8xmille alla Chiesa Cattolica erogato dalla CEI è stato fin qui utilizzato per la costruzione degli edifici e che esso ha coperto solo parzialmente i costi. Ora tutta la parrocchia è chiamata a vitalizzare gli spazi, a sentirli sempre più parte della propria casa, contribuendo per quanto possibile al completamento degli arredi interni e della sistemazione esterna, alle ultime opere essenziali che sono a nostro carico. Sono sicuro che la Provvidenza Divina, attraverso ognuno di voi, non mancherà di venirci incontro e sostenerci, come finora è stato.
Conto su tutti e ciascuno perché al più presto gli spazi della nuova chiesa e di tutto il complesso parrocchiale siano sempre più vivibili e vissuti da tutta la comunità.
Vi benedico tutti e ciascuno.don Antonino Giuseppe Gerbino


P.S:per sostenere il completamento dell’opera leggere in questo sito le indicazioni.



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