I Domenica quaresima (C)


Scuola di Vita
I DOMENICA DEL TEMPO DI QUARESIMA (C)
Dt 26, 4 – 10 ; Dal Salmo 90 (91) ; Rm 10, 8 – 13
LC 4, 1 – 13
TEMA: Libertà - Tentazione
• In quel tempo,Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati ebbe fame.
Gesù cammina con la pienezza dello Spirito Santo nella sua anima; con la sua luce e la sua forza lo guida e lo muove nel suo ministero. Gesù lascia il Giordano, va nel deserto, il luogo della prova della fede. In questa prima fase è detto che il diavolo lo tenta. Nulla è detto circa la natura delle tentazioni, che saranno specificate in seguito. È detto anche che Gesù fece un digiuno totale per quaranta giorni; alla fine però ebbe fame. È in questo istante che puntuale si presenta la tentazione. Satana vuole sviare Gesù dalla sua missione, lavora per distoglierlo dal suo ministero.
• Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo».
Gesù è tentato perché si occupi e si preoccupi per le cose di questo mondo; e Gesù risponde che è suo intento occuparsi solo come poter vivere pienamente di volontà del Signore. La sua preoccupazione ed il suo assillo sarebbero stati per noi pietra di inciampo, ci saremmo potuti sempre appellare al suo comportamento per giustificare la nostra caduta nella esclusiva ricerca dei beni di questo mondo. Inoltre con questa prima tentazione Gesù ribalta totalmente la storia antica, fatta di tante mormorazioni e di numerosi lamenti contro Dio sempre a causa o dell’acqua, o del pane, o del calore del giorno o del freddo della notte. Gesù entra nella piena libertà ed in quella povertà di spirito che è consegna dell’intera sua vita alla Provvidenza del Padre.
• Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo».
Satana tenta Gesù affinché abbandoni per sempre la religiosità dell’uomo, sgombri il campo da ogni idea di trascendenza, e si occupi interamente dell’uomo, ma dell’uomo corpo, materia, dell’uomo che vive oggi su questa terra. Satana vuole che Gesù dimentichi ogni relazione con il Padre e che si dedichi interamente al bene dell’uomo. È un bene strano quello che satana gli propone, perché esso comporta la rinunzia all’essenza dell’uomo, che è ad immagine di Dio, per farsi ad immagine di satana. Prostrarsi infatti significa adorazione, compimento di volontà, obbedienza al comando del diavolo, mettersi alle sue dipendenze, costruirsi secondo la sua idea di uomo e non secondo l’idea di Dio.
• Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: lui solo renderai culto».
Gesù con fermezza ribadisce ancora una volta qual è la sua volontà. Egli ha un solo desiderio: rimanere nell’adorazione del Padre, compiendone in tutto la volontà. In questa volontà vuole ricondurre ogni uomo. La sua missione infatti è orientata e finalizzata a che ogni altro uomo entri nell’obbedienza a Dio, accolga Dio come suo Signore, Creatore e Padre, e gli presti l’ossequio della sua obbedienza, dell’ascolto della sua Parola; gli dia quell’amore che gli è dovuto per creazione, amore che a poco a poco rigenera l’uomo e lo riporta nella sua costitutiva, originaria, fondamentale essenza, che è ad immagine di Dio.
• Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù di qui; sta scritto infatti:
Gesù vuole restare nell’adorazione di Dio, del Padre suo. Ha scelto la via della Parola, da vivere e da insegnare, da ascoltare e ricercare quotidianamente, ma anche da predicare al mondo. Satana tenta Gesù perché trasformi la via della Parola in opera prodigiosa, portentosa. Vuole che attiri la gente dietro a sé per quanto di grande e di numinoso egli sa fare.
• “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”;
Per convincerlo si serve anche di un passo della Scrittura, che afferma la cura di Dio per quanti sono giusti. Volutamente dimentica però che la giustizia per l’Antico Testamento è il rimanere perfettamente nella volontà di Dio. Dio è scudo e protezione per il giusto, protegge e custodisce colui che ne ascolta la voce, non chi invece lo abbandona perché sceglie vie di suo gusto e di suo piacimento per l’edificazione del suo regno. Se il regno di Dio è la comunicazione agli uomini della parola del Padre, che regno avrebbe mai potuto costruire Cristo dissociandosi ed allontanandosi dalla volontà del Padre?
• e anche: “essi ti porteranno sulle loro mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
Un solo riferimento non gli è sufficiente. Per convincerlo gli ricorda che c’è una disposizione divina, secondo la quale per lui la protezione è totale. Dio sarà sempre dalla sua parte, anche se egli trasforma e tradisce il comandamento di Dio.
• Gesù gli rispose: «E’ stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».
Gesù ancora una volta gli risponde che fuori della volontà del Padre c’è solo spregiudicatezza, c’è assenza totale di Dio. Non si può costruire il regno di Dio tentando il Signore, pensando ad un suo aiuto, quando egli chiaramente ha affermato che il suo sostegno è per quanti rimangono nella sua parola. Dio è là dove c’è la sua parola; dove non c’è la sua parola, neanche lui c’è. Pensare ad un suo aiuto, è temerarietà, è tentare il Signore. Significa semplicemente sfidarlo e Dio non accoglie mai la sfida dell’uomo, perché lui è il Signore, lui non è un uomo e non ha neanche pensieri di uomo.
• Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Satana non ha potere assoluto sull’uomo. Il suo è un potere limitato, egli non può tentare a suo piacimento l’uomo, né può metterlo alla prova oltre le sue forze. Può tentare quando il Signore lo permette, quando è il tempo della tentazione; quando invece è tempo di pace nello spirito, satana deve retrocedere, deve allontanarsi, deve fuggire.

Il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato
Le tre tentazioni di Cristo Gesù sono paradigmatiche di tutta l'esistenza umana. È come se la vita dell'uomo fosse racchiusa in tre grandi momenti. Esse sono pertanto tentazioni universali, non particolari. Gesù viene tentato in ogni momento della sua vita e in tutta la sua vita. Nessun istante e nessuna sua opera sono esclusi. Tutta intera la sua umana esistenza è racchiusa in queste tre tentazioni iniziali. La prima tentazione è verso il corpo. Il corpo dell'uomo è soggetto per intero alla volontà di Dio. È Lui che lo ha creato e Lui gli ha dato una legge. Tutto ciò che gli serve deve essere frutto del suo lavoro. Non può l'uomo servirsi delle sue virtù e doti soprannaturali per procurarsi quanto serve per il suo corpo. Il corpo deve lavorare se vuole prendersi cura di se stesso. Il lavoro è sia spirituale che materiale, ma sempre al lavoro si deve ricorrere. Senza lavoro non vi è alcuna cura per il corpo dell'uomo. Oggi le moderne società hanno rovinato l'uomo, perché gli hanno insegnato che il lavoro è solo quello duro delle fabbriche o dei campi. Il lavoro manuale non è il solo ed unico lavoro. Lavoro è anche lo studio. Se è giusto che un ragazzo debba essere orientato al giusto lavoro manuale, di certo giusto non è lasciarlo oziare dalla sera alla mattina e poi fornirgli tutto ciò che è necessario al suo corpo. Anche lui è obbligato al lavoro, o al lavoro manuale secondo le sue caratteristiche o a quello intellettuale. L'ozio non è di nessun uomo. Perché l'ozio non è dell'uomo. La seconda tentazione è nella proprietà dei beni di questo mondo. Essi non appartengono a nessuna creatura. Sono di Dio, il quale con la sua divina provvidenza intende distribuirli a ciascuno secondo il suo bisogno. Usare i beni di questo mondo per asservire gli uomini al proprio pensiero, alla propria corte, al proprio potere, alla propria visione politica, è un peccato contro l'uomo. L'uomo ha un solo Signore e questo Signore è solo uno: Il suo Creatore, il suo Dio, Colui che lo ha fatto. Ieri come oggi come domani questa idolatria è la piaga che distrugge l'uomo nella sua verità. La terza tentazione è quella del successo ad ogni costo. A volte per una futile gloria terrena l'uomo è disposto anche a vendersi l'anima, il corpo, lo spirito, la mente, il cuore. Sappiamo che sono tante le giovani donne che vendono il loro corpo per un effimero successo. Alcuni uomini sempre per il successo si vengono mente, cuore e lo stesso corpo. Si rovinano l'esistenza per una inutile ed effimera gloria.
A Gesù viene chiesto di distruggersi nel suo corpo per un successo futile, inutile, per avere qualche proselito dietro di sé. Sarebbe stato un proselito di un giorno. Poi lo avrebbe lasciato, vedendo il suo cadavere sul ciglio della strada.
L'unico successo vero per l'uomo è il suo permanere sempre nella volontà del suo Dio e Signore. Porsi fuori della volontà di Dio è sicura morte. Non c'è successo fuori di Dio. Satana, che è padre della menzogna, lo sa. Inganna gli uomini perché vuole il loro cadavere e l'anima. Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, ancorateci alla volontà di Dio.

Spunti di riflessione:
- In quaresima, riuscirò a dare spazio silenzioso per presentare a Dio le mie preoccupazioni, affidandole con fede alla sua misericordia? Cercherò di scoprire i miei punti deboli,verificando dove e quando la mia fiducia in Dio vacilla?
- Come organizzerò le tre "pratiche" concrete: l'elemosina, la preghiera e il digiuno, indicate da Gesù , per viverli concretamente?
- In questo tempo di Quaresima sono invitato ad accostarmi alla Parola di Dio con i seguenti atteggiamenti: un'assiduità instancabile e orante alla Parola di Dio, leggerla con un legame costante con la grande tradizione della Chiesa, e in dialogo con i problemi dell'umanità odierna. Fino ad oggi quale è stato l'orizzonte della mia vita? In quale orizzonte si è mossa la mia vita? Si è mossa nell'orizzonte di questo mondo, con le sue dinamiche di ricchezza, di ricerca del consenso, di ricerca del potere, della soddisfazione personale, oppure si è mossa nell'orizzonte di Dio, è cioè una vita capace di sollevare lo sguardo verso di Lui?