V DOMENICA TEMPO ORDINARIO-ANNO B

LECTIO DIVINA
V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
DOMENICA DI GESU’ CHE LIBERA DALLA SOFFERENZA

I Lettura: Gb 7,1-4.6-7
Dal salmo 146
II Lettura: I Cor 9,16-19.22-23
Vangelo: Mc 1,29-39

Colletta:
O Dio, che nel Tuo amore di Padre ti accosti alla sofferenza di tutti gli uomini e li unisci alla Pasqua del Tuo Figlio, rendici puri e forti nelle prove, perché sull’esempio di Cristo impariamo a condividere con i fratelli il mistero del dolore, illuminati dalla speranza che ci salva. Per il nostro Signore Gesù Cristo, che è Dio, e vive e regna con Te…….

CONTESTO E SUDDIVISIONE
vv. 21-28: Un giorno, di Sabato, Gesù guariva nella Sinagoga di Cafarnao un uomo tormentato da uno spirito ,maligno.
vv29-31: Nello stesso giorno Gesù guarisce la suocera di Simone.
vv.32-34: Il giorno seguente scena collettiva di guarigioni.
vv 35-37: Gesù esce per andare a pregare in un luogo deserto.
vv 40-45: Guarigione di un lebbroso.

ANNOTAZIONI

L’attività di Gesù si concentra in una giornata a Cafarnao (vv 21.29.32.35) e poi si allarga in tutta la Galilea. Tale giornata è il modello in piccolo di quello che sarà il ministero di Gesù: insegnare, guarire i malati, pregare.
V 30-Suocera: presuppone Simone sposato (cfr. I Cor 9,5)
Febbre: indica l’infedeltà all’alleanza (cfr. Dt 28,15-22; Lv 26,14-16)
V 31- La fece alzare: questo verbo in greco indica la resurrezione ( cfr. Gv 2,19-22).
Si mise a servirli: il verbo indica sia il servizio di preparare un pasto sia il servizio di un ministero (cfr. Mc 10,42-45; Gv 13,14-17).
V 35- Rimase a pregare: L’evangelista ricorda altre volte la preghiera di Gesù sia direttamente (1,35; 6,46; 14,35-39) sia in modo indiretto (6,41; 7,34; 8,7; 15,34).
V 37- Tutti: il significato della frase è chiaro, ma si può scorgere anche il tema della ricerca del Signore come nell’Antico Testamento (cfr. Am 5,14; Sal 24,6; 27,8; Is 55,6) e NuovoTestamentO (cfr.Gv 1,38; 20,15)
GIROLAMO
Commento al Vangelo di Marco, 2
"Ora la suocera di Simone stava a letto con la febbre" (Mc 1,30). Dio voglia ch'egli venga
ed entri nella nostra casa, e guarisca con un suo ordine la febbre dei nostri peccati.
Ciascuno di noi è febbricitante. Quando sono colto dall'ira, ho la febbre ogni vizio è una
febbre. Preghiamo dunque gli apostoli affinché supplichino Gesú, ed egli venga a noi e
tocchi la nostra mano: se la sua mano ci tocca, subito la febbre è scacciata. E il Signore un
grande medico, un vero archiatra. Un medico era Mosè, un medico era Isaia, medici sono
tutti i santi: ma questo è il maestro di tutti i medici. Egli sa toccare con cura le vene, sa
scrutare nei segreti del male. Non tocca le orecchie, non tocca la fronte, né tocca alcuna
altra parte del corpo: tocca soltanto la mano. Quella donna, infatti, aveva la febbre, perché
non aveva opere di bene. Prima viene dunque sanata nelle opere e poi viene liberata dalla
febbre. Non può liberarsi della febbre se non è guarita nelle opere. Quando la nostra mano
opera il male, è come se fossimo costretti a stare a letto; non possiamo alzarci, non
possiamo camminare: è come se fossimo ammalati in ogni parte del corpo.
E "avvicinatosi" (Mc 1,31) a lei che era ammalata... Essa non poteva alzarsi, giaceva nel
letto; quindi, non poteva venire incontro al Signore che entrava: ma questo misericordioso
medico, che la teneva sulle sue spalle come fosse una morbida pecorella, va lui al letto. «E
avvicinatosi...». Si avvicina spontaneamente, per guarirla di sua propria volontà. «E
avvicinatosi...». Stai attento a che cosa dice. E' come se dicesse: Avresti dovuto correre
incontro a me, venire alla porta per accogliermi, affinché la tua guarigione non fosse
soltanto opera della mia misericordia, ma anche della tua volontà: ma, poiché sei in preda
ad una violenta febbre e non ti puoi alzare, vengo io.
E "avvicinatosi la fece alzare". Ella non poteva alzarsi, ed è alzata dal Signore. "E la fece
alzare prendendola per mano" (Mc 1,31). Giustamente la prende per mano. Quando anche
Pietro era in pericolo in mare e stava per essere sommerso, è toccato dalla sua mano e
subito si alza. «E la fece alzare prendendola per la mano»: con la sua mano prese la mano
di lei. O beata amicizia, o dolcissimo bacio! La fece alzare dopo averla presa per mano: la
mano di lui guarí la mano di lei. La prese per mano come medico, sentí le sue vene, costatò
la violenza della febbre, egli che è medico e medicina. Gesú tocca, e la febbre fugge. Tocchi
anche le nostre mani, per rendere pure le nostre opere. Che entri nella nostra casa:
alziamoci dal letto non restiamo sdraiati. Gesú sta dinanzi al nostro letto e noi non ci
alziamo? Leviamoci, stiamo in piedi: è ignominioso per noi giacere dinanzi a Gesú. Ma
qualcuno dirà: - Dov'è Gesú? Gesú è qui. "Sta in mezzo a voi uno che voi non conoscete"
(Gv 1,26). "Il regno di Dio è dentro di voi" (Lc 17,21). Crediamo, e vedremo Gesú qui oggi.
E se non possiamo toccare la sua mano, corriamo ai suoi piedi. Se non possiamo giungere
alla sua testa, almeno laviamo con le nostre lacrime i suoi piedi. Il nostro pentimento è
profumo per il Salvatore. Osserva quanto è grande la misericordia del Signore. I nostri
peccati mandano un cattivo odore, sono putredine: tuttavia, se ci pentiamo dei nostri
peccati, se piangiamo, i nostri puzzolenti peccati diventano il profumo del Signore.
Preghiamo dunque il Signore affinché ci prenda per la mano...
Che dice ancora David? "Mi laverai e io sarò piú bianco della neve" (Sal 50,9). Poiché mi
hai lavato con le mie lacrime le mie lacrime e la mia penitenza hanno agito per me come ii
battesimo. Potete costatare da qui quanto sia efficace la penitenza. Egli si pentí e pianse:
perciò fu purificato. Che cosa dice subito dopo? "Insegnerò agli iniqui la tua via, e gli empi
si convertiranno a te" (Sal 50,15). Il penitente è diventato maestro. Perché ho detto tutto
questo? Perché qui sta scritto: "E subito la febbre la lasciò ed ella si mise a servirli" (Mc
1,31). Non si accontenta di essere stata liberata dalla febbre, ma subito si mette al servizio
di Cristo. «E si mise a servirli». Li serviva con i piedi, li serviva con le mani, correva di qua
e di là, e venerava colui dal quale era stata guarita. Serviamo anche noi Gesú. Egli accoglie
volentieri il nostro servizio, anche se abbiamo le mani sporche: infatti egli si degna di
guardare ciò che si è degnato di guarire. Sia a lui gloria nei secoli dei secoli. Amen.